"Tutto cambia al di là di queste mura.
Qui invece tutto resta uguale, cristallizzato. Siamo un baco che mai si trasformerà in farfalla"

mercoledì 13 maggio 2015

Ayotzinapa

Ricordo che un giorno parlai con un'amica dei desaparecidos in Sud America durante le dittature militari. Non riuscivo a capire il bisogno dei genitori di ritrovare il corpo, quando tutti sapevano che quei giovani erano morti, gettati dagli aerei nel Río de la Plata.
Cosa te ne fai di un figlio morto?
Ora che hanno portato via il mio Carlito, ora che il governo ci ha detto che lui e i suoi compagni sono stati ammazzati, che è inutile cercarli, solo ora capisco quelle madri e quei padri che non volevano arrendersi all'evidenza.
Rivoglio mio figlio. Ho il diritto di vederlo. Fatemelo riabbracciare un'ultima volta. Aveva vent'anni appena. El Diablito, lo chiamavano i suoi compagni, anche se era un tipo tranquillo. Ecco, ne parlo al passato, come se non ci credessi più nemmeno io alla possibilità che sia ancora vivo.
Il giorno prima di entrare nel comitato di lotta studentesca mi disse: mamma, il 46% della popolazione è povera, l'11% sopravvive in condizioni di povertà estrema. E in questo stesso paese ci sono persone che potrebbero essere ricoperte d'oro dalla testa ai piedi. Non possiamo restare a guardare. Abbiamo il dovere di mettere in pratica gli insegnamenti di chi ha piantato nei nostri cuori i semi della giustizia e della libertà.
Il governo ci ha tolto tutto, alla fine non ci è rimasta nemmeno la paura. E questo non se lo aspettavano. Non erano pronti alle manifestazioni, alla solidarietà che abbiamo ricevuto dalla gente.
Ora ci chiedono di votare. Già, non lo sapevate? Nel ventunesimo secolo non c'è bisogno di dittatori, le persone spariscono anche nelle democrazie. Vogliono il nostro voto per continuare a governare come hanno sempre fatto.
Come si fa a credere a politici che non hanno voluto punire gli assassini di quei poveri sei studenti? Che in sette mesi non sono riusciti a ritrovare quarantatré studenti desaparecidos?
Non mi interessano i vostri discorsi. Ridatemi mio figlio. Solo allora mi fermerò ad ascoltare quello che avete da dire.

1 commento:

  1. Mi hai fatto venire in mente, al riguardo, uno dei più belli e commoventi spettacoli teatrali visti al Garage: "Tango di Francesca Zanni, regia Paolo Pignero"
    Mario

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