"Tutto cambia al di là di queste mura.
Qui invece tutto resta uguale, cristallizzato. Siamo un baco che mai si trasformerà in farfalla"

mercoledì 18 marzo 2015

La famiglia "bio"

Sono rimasto sorpreso dalla polemica scatenata dalla dichiarazione di due noti stilisti in difesa della famiglia tradizionale, dove per tradizionale si intende una madre, un padre e dei figli generati attraverso un rapporto sessuale.
L'affermazione per cui i genitori migliori sarebbero quelli biologici è talmente sciocca che sarebbe stato meglio ignorarla. Basterebbe avere una moglie insegnante che un giorno sì e uno no ti racconta le tristi storie famigliari dei suoi studenti e dei loro genitori "bio" per convincersi del contrario.
"Ma come, già mi costa un sacco di soldi mantenerla, che non mi si chieda anche di prendermi cura di lei"
"Mia madre quando provo a parlare a tavola mi dice di stare zitta perché se no non sente la televisione"
"Mi spiace prof, non sono riuscita a leggere ad alta voce una storia con mia madre perché mi ha detto che leggo così male che si annoia"
"Anche questo fine settimana resterò qui in istituto perché né mia madre né mio padre hanno tempo e voglia di stare insieme a me"
Chi desidera adottare un bambino deve sottoporsi a vari colloqui. Bisognerebbe fare un bel test psicologico anche a coloro che possono procreare in cinque minuti di "amore".
Perché da quei cinque minuti nasce un essere umano che non ha chiesto di venire al mondo. La responsabilità e la volontà sono di altri... e un figlio è per sempre, non esiste la formula "da rispedire al mittente se ci si accorge che non si era ponderata a sufficienza la decisione di non mettersi il preservativo".
Un figlio non ha bisogno di condividere il dna con chi si prende cura di lui. Un figlio ha bisogno di affetto, di comprensione, di accettazione. Ha il diritto di crescere in un ambiente sereno. Ha bisogno di figure di riferimento adulte, altrimenti si corre il rischio che le figure di riferimento diventino i suoi coetanei, i suoi compagni di scuola, con conseguenze esiziali per la sua crescita.
E non importa se queste figure sono i genitori "bio". L'importante è che ci siano, siano presenti, che il figlio sia in grado di riconoscerle.
Conosco figli adottati da splendidi genitori che stanno mille volte meglio rispetto a loro coetanei con mamma e papà "bio".
Già, la famiglia "bio" potrebbe rappresentare la perfetta eccezione alla regola per cui il "biologico" fa meglio alla salute (in questo caso si tratta di salute psicologica).
Quando 15 anni fa andai a Cuba, rimasi piacevolmente sorpreso dalla famiglia "allargata", così diffusa nell'isola caraibica. Porte delle case aperte, socialità da cortile o marciapiede, nonni, zii, fratelli, vicini, perfino ex mariti ed ex mogli che condividono spazi comuni... e bambini e ragazzi che giocano a baseball per strada, che muovono i fianchi a ritmo di salsa, che irradiano allegria a 360 gradi con un perenne sorriso appiccicato al viso.
Credetemi, l'asserzione che la famiglia ideale per un bambino sia quella composta da madre e padre biologici è quanto di più stupido mi sia capitato di sentire ultimamente.