"Tutto cambia al di là di queste mura.
Qui invece tutto resta uguale, cristallizzato. Siamo un baco che mai si trasformerà in farfalla"

venerdì 11 luglio 2014

Prendere l'autobus è da sfigati!

"Prendere l'autobus è da sfigati!" si è sfogata Chiara con un sms dopo l'ennesiva disavventura.
A Genova la qualità del servizio mette a dura prova chi decide di rinunciare alla macchina. L'amministrazione comunale, invece che premiare questa scelta virtuosa, fa di tutto per mettere i bastoni tra le ruote. Autobus fatiscenti che ti lasciano a piedi sul più bello, cancellazione di alcune linee e diminuzione della frequenza su altre, la maggior parte dei mezzi non attrezzati per gli invalidi o per il trasporto di passeggini (è vietato salire a bordo con un passeggino aperto).
Secondo un'inchiesta de Il Sole 24 ore, il trasporto pubblico in Italia è tra i peggiori d'Europa, segno che Genova non rappresenta purtroppo un caso isolato.
In una società civile e moderna, il trasporto pubblico dovrebbe essere comodo, economico, pulito, puntuale, frequente, ecologico.... e avere un certo sex appeal. Ebbene sì, prendere l'autobus dovrebbe essere trendy. Sull'autobus bisognerebbe poter incontrare non solo gli "sfigati", ma anche il primario, il professore universitario, l'avvocato, il politico.
Andrebbero costruiti parcheggi nelle periferie delle città e linee di trasporto pubblico veloci verso il centro per poter chiudere al traffico privato i centri urbani.
Esempi virtuosi si sprecano, gli amministratori non dovrebbero nemmeno spremersi troppo le meningi alla ricerca di soluzioni, basterebbe guardarsi un po' intorno.
A Zurigo l'abbonamento ai mezzi pubblici è gratuito se i figli frequentano una scuola a più di 1,5 km da casa (così non si prende l'auto per accompagnarli).
Il Vauban di Friburgo (3 km dal centro, 6.000 abitanti) è l'insediamento car-free più grande d'Europa.
Esempi simili esistono a Edimburgo, Londra, Malmö. 
A Vienna esiste un intero quartiere(Autofrei Siedlung) in cui al momento della firma del contratto della casa ci si impegna a non possedere una macchina.
Un discorso a parte merita Curitiba. Il trasporto pubblico di questa città brasiliana di 2.500.000 abitanti insegna come sia possibile un sistema efficiente basato sulle comuni tecnologie di trasporto esistenti. Autobus lunghi con ampie porte, stazioni coperte e sopraelevate per evitare i gradini e velocizzare la salita e la discesa dal mezzo. Corsie preferenziali, autobus che regolano i semafori in modo da avere la precedenza e, di conseguenza, una velocità media di spostamento paragonabile a quella di una metropolitana (con un costo di realizzazione di molto inferiore). A Curitiba, il 79% dei pendolari si sposta in autobus e il 90% si dichiara soddisfatto del servizio. Un servizio che non pesa sulla cittadinanza perché si ripaga interamente con il costo del biglietto.
Investire in trasporto pubblico significa rendere le città più vivibili, risparmiare in salute e assistenza sanitaria (meno malati, meno incidenti), significa aumentare il benessere e la felicità dei cittadini.

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