"Tutto cambia al di là di queste mura.
Qui invece tutto resta uguale, cristallizzato. Siamo un baco che mai si trasformerà in farfalla"

domenica 29 novembre 2020

A Lagarta e a borboleta

Ammetto, vedere pubblicato il mio primo romanzo tradotto in portoghese mi ha emozionato. Ho sempre sostenuto che si scrive per se stessi, ma anche e soprattutto per gli altri. L'idea che possano esserci persone, portoghesi e brasiliani, che non potevano leggere "Il baco e la farfalla" in italiano perché non conoscevano la lingua, e che invece ora lo possono fare, mi riempie di gioia.

Un grazie di cuore a Katia Werneck per la traduzione, per la sua professionalità e per il suo contagioso entusiasmo.

Il libro è acquistabile in ebook sui principali negozi online, tra un paio di settimane sarà acquistabile anche il cartaceo.

Se avete amici e conoscenti che conoscono il portoghese, girate loro l'informazione. Grazie!

Buona lettura di quella che è certamente "uma incrível história real"!

"A lagarta e a borboleta" su:
Kobo, Barnes&Nobles, Amazon, Books Apple, Google Play

Descrição do Livro

“Quem está lá fora não nota. O ritmo da vida deles é absorvido com seus próprios problemas, não com os nossos. O trabalho, a família e o resto. Um ritmo frenético, uma corrida de tirar o fôlego, sem um instante sequer para respirar. Para eles, falta tempo, para nós sobra... tudo muda do lado de lá destes muros. Aqui, ao contrário, tudo permanece igual, cristalizado. Somos as lagartas que jamais serão borboletas”.

Neste mundo, são sempre os mais frágeis a pagar o preço mais alto. São os que não podem voar que são pegos todas as vezes como bode expiatório. E não voam, não porque não querem, mas porque algo, ou alguém mais poderoso lhe partiu as asas.

Guido se vê menino com uma mãe para procurar e um pai para vingar. Alguns anos depois, pouco mais que um adolescente, decide acertar contas com um passado cujo peso se fez sentir, com o decorrer do tempo, insuportável. Uma decisão que o fará descobrir muitos lados obscuros de sua família e que marcará para sempre o resto da sua vida.

giovedì 26 novembre 2020

25 novembre: giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

"Erano trascorsi quattro giorni da quella drammatica notte. Lejla aveva ripreso a mangiare con una certa regolarità, anche se l’appetito che l’aveva da sempre accompagnata non era altro che uno sbiadito ricordo. Ora ingurgitava il cibo più per dovere che per piacere, nutrendosi in modo disordinato e saziandosi in fretta. Il fatto di ritrovarsi sola non le era certo di aiuto. Adele si sarebbe prodigata per cucinarle i suoi piatti preferiti, l’avrebbe spronata a mangiare ancora un po’, le avrebbe profuso quell’affetto genuino e disinteressato che solo un genitore è in grado di dare. Sotto l’aspetto fisico stava decisamente meglio. Il dolore diffuso dei primi due giorni era ora meno intenso, l’ematoma sul collo era quasi scomparso, la piccola ferita sul seno rimarginata, i genitali non le bruciavano più quando orinava. A livello mentale invece non vi erano stati grandi progressi. Apatica, refrattaria a qualsiasi stimolo che giungesse dall’esterno, procedeva pericolosamente sul baratro della depressione, sentendosi all’improvviso insicura di tutto e di tutti, a iniziare da se stessa. L’unica certezza era rappresentata da Hamid, il quale fin da subito, da quando si era accorto che Lejla non era più Lejla, si era trasformato in una presenza costante, una miniera infinita di dolcezza e pazienza. Lejla lo aveva silenziosamente ringraziato per non essersi risentito quando nella sua stanza lui aveva iniziato ad accarezzarle il seno e lei gli aveva preso la mano, gliel’aveva allontanata e gli aveva detto che non le andava, che non ne aveva voglia. Era la prima volta, non era mai successo prima di allora, e se qualcuno, prima della festa, le avesse paventato questa possibilità, si sarebbe messa a ridere, ritenendo impossibile non avere voglia di fare l’amore con Hamid, che era la cosa più bella del mondo."

Brano tratto da "Lejla e Hamid"