Da qualche mese la nazionalità degli stupratori e degli assassini viene usata dalle diverse fazioni politiche a sostegno della propria posizione in tema di immigrazione. Se sono stranieri, è bene chiudere le frontiere. Se invece sono italiani, allora possiamo accogliere i profughi senza temere nulla. Tutti concentrati sui violentatori e sugli assassini, quasi nessuno sulle vittime, alle quali sicuramente importa poco se a violentarle o a ucciderle è stato uno straniero o un italiano. Ci vediamo sabato 23 settembre dalle 15.30 alle 18.30 a Genova, nell'atrio di Palazzo Ducale, per dire basta alla violenza sulle donne, per dar voce a chi la violenza la subisce, per sostenere un cambio culturale di cui c'è estremo e immediato bisogno.