"Tutto cambia al di là di queste mura.
Qui invece tutto resta uguale, cristallizzato. Siamo un baco che mai si trasformerà in farfalla"

giovedì 23 luglio 2015

Bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno?

I giornali da sempre giocano in modo schizofrenico con l'umore della gente.
Italia in ripresa, titolano, mercato dell'auto aumentato del 14% rispetto all'anno scorso (ma siamo poi sicuri che sia una buona notizia?).
Il giorno dopo: pensionato viene sfrattato e si getta dalla finestra (questa è una brutta notizia, non vi è dubbio).
Delle due una. O va meglio o va peggio. Perché in un Paese in cui una persona che perde la casa non si sente tutelata tanto da arrivare a togliersi la vita, non si può dire che le cose vadano bene. Può darsi che la ripresa per qualcuno ci sia, ma se la macchina riparte e tanti, troppi, rimangono a terra, allora c'è qualcosa che non va.
La situazione è per certi versi confusa.
La povertà in Italia è in aumento, in questo caso le statistiche non mentono, ciononostante si ha uno spreco pro-capite di cibo pari a 149 kg all'anno, e ben il 33% viene gettato nella pattumiera di casa. In Europa c'è chi spreca di meno (Grecia, 44 kg) e chi di più (Olanda, 579 kg), resta il fatto che, con tante famiglie che faticano ad arrivare a fine mese, ci si aspetterebbe un comportamento più responsabile (senza scomodare l'etica nei confronti degli 850 milioni di persone al mondo che soffrono la fame).
Il sistema che ha creato povertà negli ultimi decenni andrebbe definitivamente accantonato. Eppure, in attesa di un nuovo paradigma socio-economico, quello stesso sistema viene riproposto tale e quale alla Grecia. Chi lo propone, o è un cieco fautore dell'omeopatia oppure ha dei grossi interessi economici (la seconda ipotesi appare più plausibile).
Un'estate non fa statistica, vero, ma c'è almeno la speranza che il caldo di queste settimane possa convincere gli ultimi scettici che è in atto un cambiamento climatico e che è necessaria un'inversione di rotta. C'è chi parla di un aumento medio di 3 gradi entro fine secolo. Poveri i nostri nipoti. Ce la fate a immaginarli in questi giorni con 3 gradi in più sul termometro?